THE MAGAZINE OF THOUGHTS, DREAMS, IMAGES THAT PASS THROUGH EVERY ART OF DOING, SEEING, DISCOVERING

11 July 2010

Un evento musicale straordinario: Richard Galliano e Gonzalo Rubalcaba in concerto, Stresa (VB), sabato 8 maggio 2010 - Recensione


Gonzalo Rubalcaba e Richard Galliano, al termine del loro applauditissimo concerto all'hotel Regina Palace di Stresa, eseguito l'8 maggio scorso (foto di Enrico Mercatali)


Siamo abituati ormai da tempo ad ascoltare i grandi del jazz nella nostra zona del Lago Maggiore, senza doverci spostare su lunghi percorsi e senza dover affrontare folle oceaniche, come avveniva quando abitavamo a Milano.. Una comodità impagabile, questa, per la quale ancora dobbiamo ringraziare questa zona d’Italia nella quale siamo venuti ad abitare, dato che siamo amanti di tale genere musicale.

Così come avvenuto in passato, con più di un concerto di Chick Corea, con incontri meravigliosi con Michel Petrucciani, con Charlie Haden e Pat Metheny, con Uri Caine, con Michel Camino, con Stefano Bollani, Danilo Rea e tanti altri ancora, anche quest’anno una esplosione di vita: in duo Richard Galliano e Gonzalo Rubalcaba, al Regina Palace di Stresa, sabato 8 maggio.

Già in lunga consuetudine d’assieme la coppia, che si è sperimentata in passato anche con Charlie Haden e Mino Cinelu, mostra d’essere avvezza nel creare momenti d’autentica euforia, nell’operare la magica miscelazione timbrica dei loro strumenti, come fosse la cosa più naturale del mondo. E’ stato un vero tripudio dei sensi, per l’ascoltatore, e non solo dei fans, tutti coinvolti nei momenti magici, regalati a profusione senza economie di sforzi, della loro più che riuscita performance, nell’intento di fare amare davvero tanto quegli strumenti, ma anche il loro uso ritmico tanto sfrenato nel rendere avvincente ogni loro racconto melodico, ogni suggerimento tematico, ogni piccolo spunto descrittivo d’atmosfere anche già ben conosciute dal pubblico.

Maestri nei propri repertori, entrambi, e, in più, teneri conversatori in quelli dell’altro, ma caparbi assertori del proprio credo quando occorra a far sì che l’interlocutore adegui il suo istinto alle regole del serrato e animato colloquio, mai sufficientemente esprimendosi in tanta sintonia di toni e fraseggi, mai espressosi in tale ricchezza espressiva prima d’aver sentito questi due maghi in concerto, totalmente consapevoli, del piacere che stavano dando al loro pubblico mentre esibivano a piene mani i loro ipercollaudati divertimenti.






Nella foto qui accanto Gonzalo Rubalcaba, al pianoforte.
Sotto, nella foto piccola, Richard Galliano con la sua fisarmonica, entrambi ripresi, durante il concertro, da Enrico Mercatali




Mentre l’inventore del “Tango Nuevo” swingava leggero gli accordi della sinistra, traendo spunto, di volta in volta, dal suo repertorio tradizionale di valzer musette o di java, e dando sfogo a quella ritmica del 3 tempi che tanto nuovo credito ha saputo ridare al suo strumento dopo lo storico incontro con Astor Piazzola, il cubano evidenziava al massimo le proprie duplici doti di piano and drums musician, inanellando ritmi sempre più frenetici e festosi, capaci di una precisione che mai prima noi avevamo ascoltato, tanto cronometrica e piena di nerbo. Frequentemente essi si passavano facilmente, spontaneamente, la palla, così che, mentre questi stoppava senza preavviso, per dare fine al profluvio sonoro, l’altro già introduceva il prosieguo, portando il suo strumento oltre i tradizionali confini a cui la tradizione lo aveva tanto a lungo costretto, dimostrando a sua volta di quanto fragorose avventure, dall’altro suggeritegli al piano, anch’esso fosse capace, e ancor più di lui ricercanti, mai totalmente concluse... E così il concerto rotolava facilmente fino alla fine senza dare tregua al suo pubblico sempre più attento e mai pago. Ma esausto forse di tanta tensione così appassionatamente vissuta.

Un vero trionfo di stupefacente musicalità, viva e appassionata, intensa e coinvolgente come a volte solo dal jazz, con tanta forza, si può venire investiti.

Grazie di cuore ai due grandi artisti di così diverse tastiere, e anche agli organizzatori!

Stresa, 8 maggio 2010

Recensione di Enrico Mercatali

No comments:

Post a Comment