Il grande jazz di Enrico Rava
al Settembre Musicale di Veruno (Lago Maggiore)
Anche quest'anno il Festival verunese "Settembre Musicale" ha offerto una serata jazz d'eccezione. Già lo scorso anno abbiamo assistito ad un vero evento, che abbiamo recensito nel nostro magazine, con Stefano Bollani, jazzista divenuto ormai popolare in ogni paese del mondo per la sua musica intrisa di sound latino americano, ma anche piena di spunti ispirativi nuovi, dalla classica al pop, fino alle più estreme sperimentalità contemporanee. Quest'anno è stata la volta di un altro grande artista, che con Bollani ha frequentemente duettato, o condiviso il palco con le più diverse formazioni, Enrico Rava.
Tromba d'eccezione, per la dedizione nella musica di ricerca, che va dalle origini del jazz a tutta la sua storia, specialmente concentrandosi sui ritmi latino americani ed ai funambolici sounds del jazz notturno metropolitano, denso di evocazioni anch'esso ai grandi musicisti americani del passato.
Questa volta è stato il Musical, nella sua più alta stagione gershwiniana, la fonte ispiratrice del grande trombettista italiano, anch'egli noto ormai da tempo in tutto il mondo. "Gershwin & More..." infatti il titolo della serata, che riportava, nella sua prima parte, la speciale dedica al musicista americano forse più riscoperto in questi ultimi anni dal jazz, ed ormai osannato anche in tutti i templi musicali più grandi del mondo. Rava gli ha dedicato tutta la prima metà della serata, ricordandone i motivi più popolari, quali la "Rapsodia in Blu" e "I got rhythm", sino alle più note melodie di "Porgy and Bess".
Lo stile di Rava, come sempre capace di cogliere lo spunto negli standads anche più orecchiabili per trasformarli in fatti di pura eccezione, per fare squillare nei suoi infiniti metallici stridori quello strumento capace di assumere nelle sue mani ogni sorta di colore, si è espresso in questa serata forse in modo ancor più rotondo e stupendamente corale, dando il meglio di sè, dentro al gruppo nuovo che lo accompagna in questi ultimi tempi: il "Parco della Musica Jazz Lab", composto da ottimi musicisti, anch'essi capaci di esaltare dei loro strumenti ogni effetto.
Il gruppo romano, che si è espresso con Rava, nella serata verunese, ad un altissimo livello musicale, è composto da Mauro Ottolini al trombone e alla tuba, Daniele Tittarelli al sax alto e soprano, Dan Kinzelman al sax tenore (ed agli arrangiamenti), Marcello Giannini alla chitarra, Gianni Guidi al pianoforte, Stefano Senni al contrabbasso, Zeno de Rossi alla batteria. L'ensamble è stato prodotto recentemente dalla Fondazione Musica per Roma. Esso da qualche tempo, sotto la direzione di Enrico Rava ha saputo distinguersi sia per il singolo talento di ciascuno dei suoi membri, sia per la straordinaria capacità di far fruttare al meglio il loro assieme. Un saggio di alto livello di tale assetto è stato dato proprio nel corso della serata verunese, che ha saputo emozionarci, in taluni momenti, proprio per la sorprendente qualità degli attacchi e degli stacchi, per la sapiente esecuzione degli originali arragiamenti e per quel particolre modo di unirsi agli assoli del Capo che ha strappato i numerosissimi applausi ed i due lunghi bis finali.
Una particolare menzione vorremmo fare infine all'associazione verunese che organizza, coi copiosi sponsor locali ed istituzionali, il festival settembrino con straordinaria capacità. "Ver1Musica" il suo nome. Non abbiamo potuto partecipare anche alle serate di musica classica, delle quali però abbiamo sentito ottime recensioni.
Un festival da tenere a mente e da osservare più da vicino.
Un festival da consigliare e divulgare.
Veruno, 10 settembre 2011
Enrico Mercatali
(foto di Enrico Mercatali)
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