STILL LIFE
di
KENRO IZU
Una mostra alla galleria Forma di Milano
del fotografo giapponese che vive e lavora a New York
Kenro Izu è nato a Osaka, in Giappone, nel 1949 e, fino a vent'anni, ha studiato fotografia a Iwakuni, e successivamente al College of art di Tokio. Nel 1970 si è stabilito a New York, aprenvi uno studio fotografico che si occupava di ritrarre lavori di gioielleria e piccoli oggetti. Il suo interesse per i luoghi sacri, nelle cui riprese ha sempre cercato di infondere proprio il senso sacrale da essi emanato attraverso le atmosfere rarefatte e immateriali, ha avuto inizio con la visita in Egitto e il suo interesse per il sito delle grandi piramidi di Giza.
Kenro Izu con il suo banco ottico portatile Deardorf del peso di 300-pounds, per scattare foto su pellicola negativa di grande formato. Questa macchina fotografica a corpi mobili produce
negativi di 36 x 51 cm. ed è in grado di realizzare stampe a contatto al
platino/palladio che rendono perfettamente anche le più lievi
sfumature.
Sono seguiti i viaggi in Messico, in Cile, in Scozia, in Peru e in
Francia, in cui questo interesse è stato sviluppato parallelamente a
quello per le tecniche raffinate di ripresa fotografica in bianco e nero
a banco ottico, come veniva fatto prima che emergesse la tecnologia
digitale.
Egli cerca in tal modo di stabilire un rapporto diretto con quanto inquadra dei luoghi che desidera fissare in immagine, attraverso il suo raffinato Deardorf, con il quale scatta su pellicola negativa di grande formato, ricavando poi le immagini a contatto, che vengono rese più nitide e perfettamente controllate nei dettagli con la stampa al platino palladio.
Egli cerca in tal modo di stabilire un rapporto diretto con quanto inquadra dei luoghi che desidera fissare in immagine, attraverso il suo raffinato Deardorf, con il quale scatta su pellicola negativa di grande formato, ricavando poi le immagini a contatto, che vengono rese più nitide e perfettamente controllate nei dettagli con la stampa al platino palladio.
Egitto, le piramidi di Giza, uno dei soggetti preferiti di Kenro Izu
(1983 Gelatin Silver print, Size 14 x 20)
L'alto livello delle sue immagini, che
sperimenta in studio nei suoi famosi still life di fiori e quindi nei
nudi, così perfezionandivi il suo stile meticoloso e tendente alla
perfezione, restituiscono all'osservatore forme a volte astratte, altre
iperreali, al punto da unire questi estremi in qualcosa di nuovo ed
originale, ricco di minuscoli dettagli che fanno proprio la sostanza del
suo stile.
Torna più volte ad Angkor in Cambogia, dedicandosi,
oltre che alla fotografia, anche ad iniziative umanitarie in favore dei
bambini che sono state vittime delle mine anticarro, contribuendo
all'apertura di centri di cura e riabilitazione, attraverso l'avvio di
una organizzazione no-profit.
Ha sviluppato al 2002 una tecnica di
Cyanotype sopra stampa al platino, per rendere profonda e scura
l'immagine in blu, e catturare la belleza delle ombre. Nel 2004 presenta
le sue serie intitolate appunto "BLUE".
Qui sopra alcuni dei suoi nudi. L'indagine formale di Izu supera il soggetto per ricercare in esso plastiche armonie compositive nelle quali le ombre più scure si annullano confondendosi col nero e i più forti stacchi taglienti propongono le più pure astrazioni formali.
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