Alla ricerca della bellezza il corpo femminile
è fonte di ispirazione per
Frantisek Drtikol
fotografo praghese (1883-1961)
La mostra attualmente in corso a Milano, "Woman in the light", presso la Galleria Carla Sozzani (corso Como 10, chiuso lunedì mattina, fino al 15 luglio 2012), espone numerose fotografie vintage (tutte originali dell'epoca) di questo poco conosciuto maestro del moderno, sperimentatore instancabile di forme astratte e di materiali visivi d'ispirazione geometrica. La mostra è dedicata alle fotografie che Frantisek Drtikol ha dedicato al corpo femminile, soggetto che egli ha sempre considerato principe nella ricerca dell'idea di bellezza, nel corso della sua lunga vita professionale. Specialmente tra gli anni '10 e '30 le forme sinuose dei corpi nudi delle sue modelle, lo hanno ispirato entro una ricerca fatta di luci ed ombre assai contrastate a cui affiancare sagome curve o più o meno spigolose così da determinare effetti di forte intensità.
Effetti compositivi talvolta vicini al Futurismo, altre volte al
Surrealismo, riescono ad assecondare composizioni sempre equilibrate.
Altre volte i corpi di donna si fondono con gli allestimenti scenici,
come fossero parti di film muti dell'epoca, determinando sinuosi
intrecci di linee in movimento, creando effetti Art Nouveau, altre volte ancora gli effetti drammatici della luce assumono toni espressionistici intensi e imprevedibili.
Lo studio di posa del fotografo è ricco di pannelli ondulati che, accostati l'uno all'altro, e disposti a quinta teatrale, lasciano trasparire tra i loro sinuosi bordi, parti di corpi di donna, seni, braccia, gambe od anche, disposte in posizioni che seducano lo sguardo dell'osservatore sia per gli accostamenti voluttuosi delle forme in quanto tali, sia per le belle nudità che ne vengono maliziosamente disvelate solo in parte.
L'interesse dell'autore è anche rivolto spesso agli effetti combinati che più corpi nudi sanno dare quando evolvono tutti assieme in movimenti di danza. Anche in tali casi la luce compie una parte dominante nel tracciare quanto più contrastanti profili separatori la massima luce e la massima ombra promuovendo ulteriori effetti d'onda che nel contesto mostrano quanto la bellezza sia anche parte integrante degli intrecci di forme fluide, prive di spigoli, senza marcate angolazioni. Ecco perchè egli predilige i profili, ed accosta spesso forme circolari alle figure.
L'interesse dell'autore è anche rivolto spesso agli effetti combinati che più corpi nudi sanno dare quando evolvono tutti assieme in movimenti di danza. Anche in tali casi la luce compie una parte dominante nel tracciare quanto più contrastanti profili separatori la massima luce e la massima ombra promuovendo ulteriori effetti d'onda che nel contesto mostrano quanto la bellezza sia anche parte integrante degli intrecci di forme fluide, prive di spigoli, senza marcate angolazioni. Ecco perchè egli predilige i profili, ed accosta spesso forme circolari alle figure.
La donna è il suo soggetto preferito. Ella è simbolo stesso di bellezza, e tramite per ottenere segni ed espressioni del bello. Anche il volto svolge la sua parte in tale missione. In tali casi è più teatrale lo spirito che anima l'immagine: volti appena truccati, volti mascherati oppure avvolti da copricapi e ciocche di capelli ben pettinati. L'interesse che oggi hanno per noi queste immagini deriva in modo prevalente da ciò che esse richiamano alla nostra memoria riguardo alla cinematografia del tempo. In ciò contribuiscono in modo determinante i volti, più che i corpi, ovviamente, proprio per quegli accessori o quei trucchi che costituivano la moda del tempo, ma anche proprio per l'uso della luce ed infine per quanto richiamano degli "ismi" storici del moderno, muovendosi tra essi senza precise fisionomie, ma chiaramente espressione, per il richiamo ad essi, delle epoche nelle quali esse furono concepite. Un'artista a tutto campo perciò Frantisek Drtikol che ben testimonia oggi l'arte del suo tempo.
L'interesse che oggi hanno per noi queste immagini deriva in modo prevalente da ciò che esse richiamano alla nostra memoria riguardo alla cinematografia del tempo. In ciò contribuiscono in modo determinante i volti, più che i corpi, ovviamente, proprio per quegli accessori o quei trucchi che costituivano la moda del tempo, ma anche proprio per l'uso della luce ed infine per quanto richiamano degli "ismi" storici del moderno, muovendosi tra essi senza precise fisionomie, ma chiaramente espressione, per il richiamo ad essi, delle epoche nelle quali esse furono concepite. Un'artista a tutto campo perciò Frantisek Drtikol che ben testimonia oggi l'arte del suo tempo.
Enrico Mercatali
Milano, 1 luglio 2012
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