E A T A L Y
e
T U R I S M O
T U R I S M O
Mangiare e fare la spesa
a teatro
da Eataly - Milano (**)
***
L'esperienza del buon cibo come potenzialità capace di valorizzare tutti gli altri umani saperi
***
Dedichiamo ai turisti stranieri di passaggio a Milano questo articolo su Eataly, prodotto eccellente che il suo ideatore e proprietario Oscar Farinetti ha realizzato ora anche a Milano dopo numerosi altri successi in Italia e all'estero. Lo dedichiamo a loro e a tutti coloro che poco conoscono l'Italia, e meno ancora Milano, e che necessitano di buone sintesi pre farsi una idea di quanto e quanto bene il nostro Paese sappia fare, almeno nel campo agro-alimentare.
Siamo interessati a tale categoria di persone in quanto noi stessi (*), in qualità di produttori di accoglienza specialmente straniera, riteniamo di avere il compito di cogliere l'occasione d'una loro presenza sul suolo italiano per ben informarli e, meglio ancora, convincerli che nel nostro Paese, al di là dei suoi suoi diversi problemi, vi sono e vi si producono cose di altissima qualità, a volte assolute eccellenze nel mondo, e magari spingerli a farsene spontanei ambasciatori nei loro Paesi.
E' Eataly oggi, ed assai meno la Rinascente, grande magazzino a fianco del Duomo rinominato da Gabriele D?Annunzio, o il pontiano grattacielo Pirelli, o la michelangilolesca Pietà Rondanini, o il Museo del Duomo, a rendere più che mai attrattiva la città di Milano, facendo sì che verso le sue proposte muova il pubblico proveniente da fuori città, ed il pubblico dei turisti stranieri, cosiddetti "per caso". E' l'idea di ritrovarsi tra amici, di darsi un appuntamento in un luogo simbolico, di frequentare un ambiente invitante nel quale trascorrere piacevolmente un po' del proprio tempo libero, a mettere Eataly al primo posto, piuttosto che i negozi di corso Vittorio Emanuele, o di Montenapoleone, od ancora il cortile grande del Castello Sforzesco.
In pochi mesi, dalla data della sua apertura, questo sito di acquisti alimentari, questo pluri-ristorante, questo punto di aggregazione legato al cibo ed ai suoi riti connessi, che ha nome Eataly, ha acquisito tanti punti sulla via del suo protagonismo nella vita della città.
Siamo interessati a tale categoria di persone in quanto noi stessi (*), in qualità di produttori di accoglienza specialmente straniera, riteniamo di avere il compito di cogliere l'occasione d'una loro presenza sul suolo italiano per ben informarli e, meglio ancora, convincerli che nel nostro Paese, al di là dei suoi suoi diversi problemi, vi sono e vi si producono cose di altissima qualità, a volte assolute eccellenze nel mondo, e magari spingerli a farsene spontanei ambasciatori nei loro Paesi.
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E' Eataly oggi, ed assai meno la Rinascente, grande magazzino a fianco del Duomo rinominato da Gabriele D?Annunzio, o il pontiano grattacielo Pirelli, o la michelangilolesca Pietà Rondanini, o il Museo del Duomo, a rendere più che mai attrattiva la città di Milano, facendo sì che verso le sue proposte muova il pubblico proveniente da fuori città, ed il pubblico dei turisti stranieri, cosiddetti "per caso". E' l'idea di ritrovarsi tra amici, di darsi un appuntamento in un luogo simbolico, di frequentare un ambiente invitante nel quale trascorrere piacevolmente un po' del proprio tempo libero, a mettere Eataly al primo posto, piuttosto che i negozi di corso Vittorio Emanuele, o di Montenapoleone, od ancora il cortile grande del Castello Sforzesco.
In pochi mesi, dalla data della sua apertura, questo sito di acquisti alimentari, questo pluri-ristorante, questo punto di aggregazione legato al cibo ed ai suoi riti connessi, che ha nome Eataly, ha acquisito tanti punti sulla via del suo protagonismo nella vita della città.
Questo è accaduto certamente perchè esso, come luogo specificamente milanese nell'arco della storia personale del suo creatore Oscar Farinetti, ha accumulato numerosi precedenti tutti divenuti famosi per la sapiente formula che ne ha saputo innalzare le intrinseche qualità a puro ripetibile standard pronto ad entrare senza ostacoli nella esperienza individuale di ciascuno dei suoi clienti.
In Italia prima di Milano si era aperto quello di Torino, a fianco del Lingotto. Nel mondo già facevano spicco i positivissimi numeri di Eataly a New York, Londra, Los Angeles, Toronto, Istambul, San Paolo.
Abbiamo deciso di scrivere queste sintetiche note sul prodotto di Oscar Farinetti allo scopo di segnalarne l'esistenza specialmente presso il turismo internazionale, generalmente assetato di peculiarità italiane specialmente indirizzabili verso la cultura del cibo e della moda, per il quale siamo noi stessi operatori promotori nell'area italiana del Nord Ovest. Scriviamo questo articolo per tentare di sensibilizzare gli operatori turistici a segnalarlo presso i loro clienti stranieri. Ed è proprio perchè abbiamo riscontrato anche l'estremo interesse per la grande creatività insita in offerte di questo tipo, nel pubblico internazionale (riscontrata anche dall'esperienza che noi stessi abbiamo fatto come consumatori presso Eataly a New York, abbiamo ritenuto che un'esperienza presso Eataly da parte del turista straniero di passaggio a Milano, potesse essere il più appropriato biglietto da visita da collezionare nel corso di un viaggio nel nostro Paese, e messaggio da promuovere da parte di tutti gli operatori del turismo d'alta Italia.
Da Eataly-Milano il mondo dell'agro-alimentare è didatticamente suddiviso in comparti di filiera, che separa e distingue i prodotti finali, il pane, la pasta, i vini, la carne, il pesce, la verdura, la frutta, selezionando le vette che i territori italiani esprimono, spesso divenute vette mondiali, e proponendone i risultati gastronomici secondo proposte d'alto livello. Perciò il pubblico può sperimentare direttamente sui tavoli le migliori pizze, i ravioli o lasagne, le grigliate o i fritti di pesce e di carne, i dolci o i gelati, ed uscire dopo aver fatto una eccellente spesa a seconda dei gusti al giusto prezzo. L'offerta si allinea perfettamente, oltre che al pubblico italiano che cerca eccellenze regionali senza dover essere direttamente sui luoghi, anche al pubblico dei turisti stranieri che sempre chiedono di portarsi a casa, al rientro nei loro paesi, buoni prodotti italiani.
Nel sito di Milano c'è tutto ciò che gli altri Eataly nel mondo offrono, con analoghe capacità di presa presso il pubblico che adora la sua formula, ed ancor più la sua capacità di mantenersi ben salda nei suoi alti standard di qualità (frutta e verdura di stagione in vendita diretta dalle bancherelle, selezione d'alta qualità a prezzi contenuti sui banchi del mercato, piccoli centri di produzione di specialità regionali, punti di assaggio e di ristorazione dedicati e suddivisi per materie prime d'alto profilo, bar, gelaterie, pasticcerie fatte per offrire il meglio di ciascun prodotto.
Ma a Milano c'è qualosa di più, e di speciale, che altrove non abbiamo visto: la location si sviluppa negli spazi di scena e di sala d'un vecchio teatro milanese, lo Smeraldo, così che questa stessa funzione fosse recuperata a fare da sfondo, e d'accompagnamento, alle funzioni dell'acquisto e della consumazione dei clienti. Ecco che su quel palco si sono create le basi per la tenuta di concerti ed esibizioni musicali ed ai fianchi di esso si sono predisposte le cucine per la tenuta di corsi di gastronomia. Una fitta programmazione ha incominciato a cadenzare le giornate e le serate di avventori ai quali non sarebbero più bastate sporadiche apparizioni in quella piazza, ma ai quali si sarebbero create più occasioni per sperimentarvi nuove esperienze. All'ingresso di Eataly infatti troneggiano le macrofoto dei volti che hanno fatto grande quel teatro, attori e cantautori che con la storia di Milano hanno avuto a che fare: Totò, Macario, Fellini, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Giaorgio Gaber, Enzo Jannacci, ecc., volti popolari di testimnials d'eccezione.
Ma a Milano c'è qualosa di più, e di speciale, che altrove non abbiamo visto: la location si sviluppa negli spazi di scena e di sala d'un vecchio teatro milanese, lo Smeraldo, così che questa stessa funzione fosse recuperata a fare da sfondo, e d'accompagnamento, alle funzioni dell'acquisto e della consumazione dei clienti. Ecco che su quel palco si sono create le basi per la tenuta di concerti ed esibizioni musicali ed ai fianchi di esso si sono predisposte le cucine per la tenuta di corsi di gastronomia. Una fitta programmazione ha incominciato a cadenzare le giornate e le serate di avventori ai quali non sarebbero più bastate sporadiche apparizioni in quella piazza, ma ai quali si sarebbero create più occasioni per sperimentarvi nuove esperienze. All'ingresso di Eataly infatti troneggiano le macrofoto dei volti che hanno fatto grande quel teatro, attori e cantautori che con la storia di Milano hanno avuto a che fare: Totò, Macario, Fellini, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Giaorgio Gaber, Enzo Jannacci, ecc., volti popolari di testimnials d'eccezione.
Ottimi giovanissimi chef confezionano, all'interno dei ristoranti di Eataly, piatti gustosi, ben cucinati e presentati, a partire da materie prime della più alta qualità. Le stesse materie prime sono disponibili per l'acquisto sugli scaffali del negozio, suddivisi per caratteristiche e provenienza.
Con l'esperienza del cibo, quando questa si sappia esprimere al meglio delle sue potenzialità, possono agganciarsi, arricchendoli, tutti gli altri umani saperi. Ecco perchè Eataly sarà anche presente in EXPO, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Ecco perchè continuiamo a pensare che quella di Expo (nonostante il soverchio numero di errori che questa sigla ormai purtroppo anche evoca) debba essere considerata come un'occasione unica ed irripetibile da sfruttare per imprimere quello slancio verso il futuro di cui l'intero mondo produttivo italiano ora più che mai necessita.
Note
(*) di CASABELLA - Lago Maggiore
(**) Eataly-Milano, piazza XXV Aprile
Con l'esperienza del cibo, quando questa si sappia esprimere al meglio delle sue potenzialità, possono agganciarsi, arricchendoli, tutti gli altri umani saperi. Ecco perchè Eataly sarà anche presente in EXPO, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Ecco perchè continuiamo a pensare che quella di Expo (nonostante il soverchio numero di errori che questa sigla ormai purtroppo anche evoca) debba essere considerata come un'occasione unica ed irripetibile da sfruttare per imprimere quello slancio verso il futuro di cui l'intero mondo produttivo italiano ora più che mai necessita.
Note
(*) di CASABELLA - Lago Maggiore
(**) Eataly-Milano, piazza XXV Aprile
Enrico Mercatali
Milano, 29 novembre 2014