Milano - FaiMarathon
il 21 Ottobre 2012 in 70 città d'Italia
per la campagna
"Ricordati di salvare l'Italia"
a Milano si cammina lungo un itinerario di architettura, arte, e cultura, per conoscere, apprezzare, divulgare le bellezze cittadine
Milano: Villa Necchi Campiglio (esterno e, sopra al titolo, un dettaglio della sala da pranzo interna) oggi facente parte del patrimonio FAI, realizzata negli anni '30 dall'architetto Piero Portaluppi, sede di una pregevole raccolta di dipinti e sculture appartenuti alla famiglia di industriali che ne sono stati proprietari, che hanno ispirato la storia raccontata dal regista Guadagnino nel suo film dal titolo "Io sono l'amore" (fotografie di Enrico Mercatali)
Oggi in 70 città italiane il Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano), in appoggio alla campagna "Ricordati di salvare l'Italia", ha organizzato una maratona non competitiva intesa ad unire in un percorso significativo le bellezze cittadine, uniche ed originali in ciascuna delle città coinvolte nell'iniziativa, con finalità divulgativa di carattere culturale.
Milano: casa Galimberti, magnifico esempio di architettura Liberty, la cui facciata è interamente ornata da fregi scultorei, maioliche dipinte con figure femminili, floreali ed animali, e notevoli ferri battuti di pregievole fattura
Ciò che si
scopre lungo ogni percorso sono gli eventi architettonici più
importanti che hanno segnato le tappe della costruzione cittadina, le
opere d'arte, pittoriche e scultoree che in esse vi si possono trovare, i
luoghi storici antichi o del moderno che vi spiccano per bellezza, i
parchi ed i giardini che vi hanno fatto da sfondo, particolarmente
importanti nel tessuto cittadino.
Milano: Complesso polifunzionale in corso Buenos Aires, realizzato su progetto
di Piero Bottoni del 1946Milano: Torre Lancia, realizzata negli anni '30 su progetto degli architetti Lancia e Gio Ponti presso i Giardini Pubblici di corso Venezia
A Milano il percorso individuato
toccherà molte delle opere che hanno già coinvolto il FAI, o per
acquisizione diretta, o per interesse alla gestione, o per correlazioni
con la storia dei loro autori o con gli eventi cittadini. Tra queste, a
far da tappe, nella FaiMarathon, vi sono il Palazzo dell'Archivio di
Stato in via Senato, il Palazzo Fidia e la Villa Necchi Campiglio,
l'ex-Trotter "Casa del Sole", il complesso polifunzionale realizzato in
corso Buoenos Aires da Piero Bottoni, il Teatro Elfo-Puccini, la Torre
Lancia e il Planetario, casa Galimberti.
Milano: manifesto e dettaglio architettonico del parco Ex Trotter "Casa del Sole", divenuto Giardino dell'Infanzia e sede scolastica specializzata
Milano: Palazzo Fidia, angolo e dattaglio finestre. L'edificio si trova di fronte alla Villa Necchi Campiglio in via Rizzoli
E' un percorso ricco e
articolato, storicamente significativo nella storia di Milano,
riproponibile ad ogni turista che intenda trascorrere una giornata nella
città meneghina, per conoscerla ed apprezzarla in qualche sua piega
meno nota, ma non meno importante delle tappe di rito che ogni Baedeker
immancabilmente riporta nelle sue pagine.
Questo
il motivo che ha indotto Taccuini Internazionali a farne un articolo
che ne rammenti i luoghi che oggi costituiscono lo specifico oggetto della maratona.
Milano: Palazzo dell'Archivio di Stato e relativa stampa d'epoca, con gli approdi della Cerchia dei Navigli di via Senato
Planetario, opera portaluppiana collocata nei Giardini Pubblici di corso Venezia a Milano
Iniziative come queste hanno il pregio di far diventare patrimonio culturale di tutti ciò che è stato per anni una esclusiva di alcuni, cultori, studiosi o addetti ai lavori. In ogni città vi sono aspetti noti e meno noti che necessitano d'essere, se non esplicitamente tutelati e restaurati, almeno promossi affinchè, col tempo, entrino a far parte d'un quadro complessivo ambientale che, della città stessa, sia perno, ossatura e struttura in senso non solo storico-artistico, ma anche aneddotico e popolare. Non sono solo i monumenti pubblici, le chiese, i palazzi più rappresentativi infatti a svolgere tale funzione, ma anche i bar storici, i giardini o i cortili privati, le ville o i palazzi talvolta poco visibili dalle vie cittadine principali, meritevoli di interesse e conoscenza, se non talvolta perfino di interventi atti a farli diventare parte stessa della museografia cittadina. Questo è accaduto ad esempio a Milano, per opera del FAI, per la Villa Necchi Campiglio, divenuta uno dei suoi principali luoghi museali, per la particolare bellezza dell'edificio modernista degli anni '30, opera di Piero Portaluppi, e per il notevole interesse che la raccolta d'arte in essa contenuta ha, costituita da dipinti e sculture novecentiste (vedi anche l'articolo di Taccuini Internazionali: http://taccuinodicasabella.blogspot.it/2010/08/version1_1442.html).
Enrico Mercatali
Milano, 21 ottobre 2012
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