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30 June 2010

I nuovi lungolago piemontesi. Un bilancio



sopra: Intra (Verbania) - La nuova copertura dell'imbarcadero, recentemente restaurata
sotto: Baveno (Verbania) - veduta dell'isola Bella e dell'isola dei Pescatori da una delle nuove fontane del lungolago, raffigurante simbolicamente i rilievi di porfido e granito dell'acrocoro montuoso attorno alla città (foto di Enrico Mercatali)



I nuovi lungolago piemontesi

Un bilancio



Quasi tutti i comuni della sponda piemontese del Lago Maggiore si sono dotati, negli ultimi dieci, quindici anni, di moderne strut¬ture di lungolago, ovvero di aree prospicienti il lago adeguatamente attrezzate, specificamente destinate all'abbellimento e alla rifunzionalizzazione delle rive, e all'arredo atto a caratterizzarne e sottolinearne qualità ambien-tali, socio-culturali e turistiche i cui luoghi storicamente esprimono.
Di belle strutture alcuni comuni ne erano gia precedentemente provvisti, per interventi d'inizio secolo che vi avevano fatto segno, con attrezzature di bel disegno e piacevole immagine, come per esempio l'aronese Pergolato del Glicine, tra il vecchio porto e le aree di piu nuova espansione, che già negli anni '30 dava alle passeggiate rivierasche quel giusto senso d'appartenenza a un sito di rilevanza storica e di significative qualità ambientali, gia cosi ben inquadrando la Rocca che sull'altra sponda vedeva in Angera il suo naturale complemento. Cosi, sia traendo spunto dai migliori esempi che già la storia aveva saputo offrire, che da soli già contribuivano a circostanziare, all'occasionale fruitore, e a rendere piu piacevole la vita quotidiana ai locali, sia manifestando capacità di sintesi formale tra "spirito dei luoghi" e loro valorizzazione nel moderno, talune località quali Intra-Pallanza, prima, Baveno e la stessa Arona, in seguito, per le aree che prospettano sulla Nuova Fiera di quest'ultima, si sono dotate di strutture di lungolago che senza difficoltà possono ritenersi capaci di concorrere alle propensioni dei luoghi, formali e funzionali, e all'immagine stessa che del loro passato ne possa dare una piu nitida lettura del presente, e con l'idea che di ciò potranno farsi le generazioni a venire. Operazioni di buona sintesi delle trame urbane piu antiche con le meno recenti, in taluni casi anche di sapiente collegamento tra le tradizioni sociali e di servizio e i piu recenti segni d'una fruizione a vocazione turistica.

A Pallanza non si poteva forse fare di meglio (se non, certo, per la sola manutenzione), tra l'imbarcadero e il porticciolo, componendo con materiali appropriati le generose e ben disegnate sedute a gruppi con le opportune presenze verdi, calibrate per essenze e qualità, nel contesto di un disegno planimetrico complessivo d'ampio respiro capace di qualificare ed esaltare di sè I'intero fronte dell'abitato storico, e gli orizzonti del lago, sul quale stagliano in silouette Ie isole, tra Ie piu belle del mondo di tal genere.
Anche a Intra, attorno al ben restaurato stori¬co imbarcadero, Ie composizioni planimetriche hanno equilibrio e buona misura, cosi come adeguate tutte Ie scelte che concernono gli interventi sul verde.

Baveno ha voluto darsi invece un tono piu frivolo, ironizzando ma con garbo, sulle tematiche socio-culturali, che muovono dalle lavorazioni cosi internazionalmente note dei suoi graniti, e sulle sue piu figurative possibilità espressive, Ie quali, ammiccando a letture post-moderne, pure vi hanno lasciato traccia in iconiche metafore dei monti ossolani... Proprio nei pressi di Villa Branca, poi, quasi a riprenderne giocosamente Ie disneyane forme architettoniche del suo revival tardo-gotico, un granitico drago entra ed esce dal terreno, dando cosi vita ad un campo-giochi d'inconsueta gaiezza e di ori¬ginate fattura. L'assieme è semplicemente ben fatto, senza timidezze, ne eccessi...



Arona, infine, insegna equilibri minimali e semplici, quasi rarefatti, nel definire poche ma ben composte figure architettoniche del repertorio manualistico, negli ampi spazi che attorniano la preesistente fontana: I'ampio boulevard (che con il tempo Ie alberature renderanno persino grandiose), la pergola (quale punto per la sosta panoramica, priva però purtroppo di adeguate sedute), il ponte pedonale di bella e semplice fattezza, che collega ad altri predefiniti spazi oltre I'accesso ai traghetti, sovrapponendovi ma ben distinguendovi i percorsi.
Anche Lesa s'e recentemente dotata d'un impianto capace di non deludere Ie aspettative, il quale, pur negli esigui spazi, ha anche dimostrato d'essere ospitale quando folte compagnie di spettacolo sono state chiamate a cimentarsi di fronte a un pubblico numeroso.
Unifica e segnala positivamente tutti gli interventi sopra citati, un disegno di schietta razionalità d'impianto, semplice e misurata modernita, lontano dalle incerte suggestioni vernacolari in cui tanto frequentemente capita ancora d'imbattersi nelle nostre zone, e lontano anche da troppo facile utilizzo di materiali sbagliati, troppo frettolosamente valutati e spesso anche mal posati.

Resta aperto oggi alle piu diverse proposte, per un futuro che si auspica non lontano, il tema di un percorso unitario e continuo, a carattere ciclo pedonale, lungo I'intero tratto di sponda che collega Arona a Verbania, già in vari punti realizzato, ma nella piu parte non ancora neppure pensato, per Ie oggettive difficoltà e gli alti costi.
Non mancheremo di farci parte attiva, nelle sedi piu opportune, quando ne capitasse I'occasione, affinchè tale progetto unitario non solo non venga affossato, ma che venga inve¬ce promosso e valorizzato in tutte Ie sedi piu opportune, in modo che la sua realizzazione, anche per parti, sia la piu rapida e qualitativa possibile, poichè crediamo che con essa tutto I'ambito lacustre piemontese possa mettere in moto ulteriori sue grandi risorse.

Enrico Mercatali

Articolo apparso su Eco del Verbano n. 5 del 2007

Foto allegate:

1- Le isole borromee viste da Baveno
2- Arona – la pergola di fronte ad Angera
3- Pallanza – I giardini del lungolago
4- Intra – La grande copertura dell’imbarcadero

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