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11 July 2013

Non tutti sanno che presso Malpensa c'è VOLANDIA, Museo del Volo


V O L A N D I A

Museo del Volo 

Per divertire le famiglie:
grandi e piccini possono provare l'ebbrezza di "salire a bordo"




Il Parco-Museo di Volandia, aperto dal 2010 presso l'aeroporto milanese di Malpensa, nel Varesotto, sta mostrando un vero e proprio boom di presenza, da qualche mese a questa parte: più di 100.000 i visitatori dell'ultimo anno sono in continuo aumento. La sua vicinanza con le piste di atterraggio e di decollo più importanti dell'alta italia lo rendono ancor più attrattivo, e la vicinanza dei laghi (laghi di Varese, lago Maggiore e lago d'Orta) fanno sì che ad una sua visita possa essere abbinata una giornata di vacanza, od una gita di piacevole escursionismo lacustre.




Una grande quantità di pezzi di pregiato modellismo aeronautico, abbinata ad alcuni esemplari al  naturale, rendono la storia dell'aviazione più comprensibile e più viva, sia per i più appassionati, sia per i più giovani. L'evoluzione delle tecnologie che hanno consentito il volo umano, dai primi esperimenti di Leonardo da Vinci allo Space Shuttle,  è resa comprensibile al pubblico attraverso la grande quantità di materiale esposto, nonchè la presenza di simulatori, di grande efficacia interattiva.

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Alcuni velivoli della storia aeronautica mostrano se stessi all'interno dei grandi capannoni-hangar che li ospitano, a volte inseriti in istallazioni che ne sanno ben ambientare la presenza. Alcuni di essi sono anche passibile d'essere visitati all'interno, così donando, specie ai più piccoli, la sensazione d'essere in volo, e di poterne apprezzare ogni minimo dettaglio.




Tra es spiccano il grande elicottero CH-47C Chinook, appartenuto all'Esercito Italiano, sul quale è possibile salire e sedersi allacciandovi le cinture. Poi il Biplano Caproni Ca.1, con il quale nel 1910 venne effettuato il primo volo sulla brughiera di Malpensa. Poi anche il "Convertiplano" AW 609, talmente innovativo da non essere ancora entrato in produzione, ed il Douglas DC-3, che è stato 70 anni fa il pioniere dell'aviazione commerciale, nella cui cabina di pilotaggio si può entrare (facendo a volta anche lunghe file).




Dice il direttore della struttura Francesco Reale che la realtà di Volandia si è resa possibile grazie all'opera di 140 volontari dell'Associazione "Amici di Volandia", tra cui vi sono numerosi ingegneri, da poco laureatisi al Politecnico di Milano, ma anche tanti dipendenti delle aziende aeronautiche della zona, quali ad esempio la Caproni, le cui officine sono state il maggiore del materiale esposto.
Per l'occasione dell'Expo è ora in preparazione il "Vertiporto", realizzato da Infrastrutture Lombarde in collaborazione con Finmeccanica e AgustaWestland, che consentirà, a chi giunge a Malpensa, di raggiungere in elicottero il centro di Milano o i padiglioni della fiera, pagando una cifra analoga a quella che potrebbe essere chiesta da un taxista.




E' doveroso da parte nostra segnalare, di questa struttura espositiva nell'area dei laghi piemontesi e lombardi, il precedente costituito dal Museo dei Trasporti di Ranco, sul Lago Maggiore, voluto ideato e realizzato nel 1954 da Francesco Ogliari, che fu direttore del Museo della Scienza di Milano e noto pubblicista. Sia pure su piani diversi, e su oggetti tematici diversi seppure affini, i due musei costituiscono una realtà importante di questa zona, quasi che essa volesse esprimere una vocazione. Anche a Ranco, come a Volandia, si fa storia, la storia dei mezzi di trasporto, attraverso autentici reperti d'epoca. In una epoca in cui viviamo di tecnologie sempre più sofisticate è diventato necessario conoscerne le radici per ancor più saperne apprezzare l'evoluzione, e l'incidenza che questa ha avuto, non solo nella vita materiale di tutti, ma anche, e forse soprattutto, nella vita dello spirito, nell'emozione che muove un sogno e nei sogni che sviluppano emozioni, quelle emozioni che ancora muovono istintivamente il mondo e tutto quanto in esso si inventa, giorno dopo giorno.

Volandia è uno strumento per muvere questo genere di sentimento. Certo non è l'"Air and Space Museum" di Waschington, sia per dimensioni che per programmi espositivi, ma esso è comunque l'avvio d'una realtà che forse domani disegnerà nuovi orizzonti nella museografia italiana, se solo, all'epica storia aeronautica del nostro Paese, esso riuscisse a far seguire un suo altrettanto glorioso futuro.
Questo dipenderà molto anche dall'entusiasmo che l'odierno Museo sarà capace di infondere nelle nuove generazioni che per ora lo stanno semplicemente visitando.

Enrico Mercatali
Lesa - Lago Maggore 12 luglo 2013

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